sabato 28 dicembre 2013

Bazzano e la mostra dei presepi, l'atmosfera genuina del Natale

Sulle prime colline fra Parma e Reggio, terre matildiche sorvegliate dall'antico castello di Canossa, sorge Bazzano: un paese simile a molti altri nei dintorni (in questo periodo decisamente morti), ma che si anima con l'arrivo del Natale. Girando per le frazioni e il "centro" del paese fino al 6 gennaio, si incontreranno più di 200 presepi, esposti un po' dappertutto: nel giardini, alle finestre, nelle vetrine delle attività.

Il presepe della farmacia

La collaborazione fra Pro Loco, un gruppo culturale e soprattutto gli abitanti del paese, ha reso possibile questa manifestazione (Il paese dei presepi) per il sesto anno di fila, riscuotendo un buon successo. Tante persone hanno deciso di passare qui il pomeriggio di Santo Stefano, con una temperatura piacevole, l'aria limpida con vista aperta verso la pianura e le montagne coperte da nuvoloni mastodontici.





Sorprende la cura e la fantasia con cui gli abitanti di Bazzano hanno allestito i loro presepi: nelle figure, nell'ambientazione, nel contesto generale. Piccole opere d'arte costruite con materiali poveri e insospettabili: presepi di forchette, di tegole, di racchette da ping pong; grandi fantocci di paglia, sagome dipinte, fino a un grande albero di natale formato da bottiglie di plastica e lattine pronte per essere riciclate.

L'albero di natale ecologico di Bazzano

Il presepe di tegole
Ma a Bazzano (di per sé non molto attraente come paese) non ci sono soltanto i presepi: un paio di antiche ed eleganti ville e case torri; una pieve romanica con fonte battesimale del XII secolo, ben conservato; un piccolo ma completo Museo Uomo-Ambiente, ricco di oggetti e testimonianze del passato da queste parti; e, dulcis in fundo, all'ultimo piano del museo un notevole quadro rinascimentale con la Natività, di un pittore leonardesco, esposto qui temporaneamente in occasione della mostra. 

Museo Uomo-Ambiente: l'imbottigliatura

Fonte battesimale di Bazzano, con figure in rilievo

Vale insomma la pena fino al 6 gennaio fare un giro al "paese dei presepi", a poco più di mezz'ora da Parma: per respirare un po' d'aria pulita a 500 metri, bersi un buon vin brulé, apprezzare lo spirito autentico del Natale fra le vie di un paesino ravvivato dall'entusiasmo e dalla creatività della sua comunità: doti fondamentali per non far morire, insieme ai suoi abitanti sempre più anziani, l'Appennino e la sua cultura.


La pieve di Bazzano al tramonto

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