martedì 16 giugno 2015

Via Amazzonia al Piccolo Dain, arrampicata rumorosa

Data uscita: 17 maggio 2015

Punto di partenza: Sarche

Durata avvicinamento: 5 minuti

Dislivello in salita: 200 metri la sola via

Durata totale: 3-4 ore

Grado di difficoltà: D (passaggi di V+, solitamente IV)

Chiodatura: Numerosi spit nuovi, soste a catena

Punti d'appoggio: Alla partenza in paese

Periodo consigliato: Autunno, inverno, inizio primavera. Esposizione a sud-ovest

Accesso stradale: Raggiungere Sarche e parcheggiare presso il bocciodromo, dove comincia il sentiero per la Ferrata Pisetta (indicazioni).

Avvicinamento: Riscendere a piedi alla strada per Madonna di Campiglio e seguirla per un centinaio di metri fino a una carraia che si stacca a destra (sbarra). La si percorre passando sotto le pareti di roccia fino ad una centralina dell'Enel, dove termina.

Note: Zona molto frequentata: il primo tiro è in comune con l'altra via facile della parete (Orizzonti Dolomitici), e noi abbiamo dovuto attendere più di mezzora prima di partire. Si arrampica costantemente con il sottofondo delle auto e moto che salgono verso Tione, e la cosa può non piacere.

Mario sul settimo tiro

- Scusate, il biglietto dove si prende? Tanto vale buttarla sul ridere, come fa qualche simpatico arrampicatore con davanti cinque o sei cordate, in attesa di cominciare la scalata della Parete del Limarò. Nemmeno fossimo sotto la Cima Piccola di Lavaredo! Arriva finalmente il nostro turno, non domandiamo tre etti di Struedel ma un po' di metri di corda in più per concatenare primo e secondo tiro... Con una corda da 80 metri avremmo potuto includere anche il terzo, del resto penso che solo ad Arco qualcuno compri corde da 80 metri.

Robe da trentini!

Terminata la parte di "avvicinamento", escluso il primissimo passaggio tutta un semplice traverso verso sinistra, comincia la via Amazzonia vera e propria. L'arrampicata è continua, escluso un tratto di raccordo su roccia un po' sfasciumosa nel 4° tiro. L'ottima dolomia concede quasi sempre prese solide e manigliose; i passi di V sono su placca e un piccolo strapiombo sul 9° tiro, per il resto la via si muove prevalentemente sul IV grado.

Quarto tiro

I tiri sono quasi tutti 25 / 30 metri, con spit abbondanti, e le soste mai troppo scomode. Si tratta insomma di una via plaisir, in un contesto ambientale non certo stimolante (la strada sotto è molto trafficata) ma di fatto su parete. E arrivati in fondo siamo soddisfatti della salita e gasati dai tanti passaggi adrenalinici.

Nono tiro, strapiombetto-chiave!
Il rientro è abbastanza lungo, ma è preferibile non calarsi in doppia, per via di affollamento e sassi mobili. Si sale su sentiero ripido nel bosco rado fino ai piedi della parete del Piccolo Dain, dove sale la ferrata Pisetta. Qui si incontra un'ampia traccia che scende a destra, e la si segue superando un paio di passaggi esposti attrezzati con cavo e un ripido canale sassoso in discesa. Arriviamo in paese accaldati e assetati, con tanta voglia di radler che ci caveremo. Bella giornata!

Lago di Toblino

Nessun commento:

Posta un commento