mercoledì 14 ottobre 2015

Val Noveglia, un labirinto di verde

Non penso sia un'esagerazione annoverare la val Noveglia fra le più belle nell'Appennino. Nonostante la bassa quota, ci si sorprende di fronte alla varietà di paesaggi, alla fusione profonda fra l'ambiente e le costruzioni dell'uomo. Vagando per i sentieri, ci si imbatte in autentici paesi fantasma, dove la natura si è ripresa ciò che i nostri avi hanno abbandonato, per emigrare.


Specialmente in estate, è facile nei dintorni di Bardi imbattersi in auto di lusso con targhe inglesi, francesi, belga; anche chi ha fatto fortuna non si è dimenticato delle sue radici, ancora piantate a fondo in questi boschi pieni di ricordi e misteri.

Per le erbacce anche il pandino è lussuoso

I massi antichissimi della Città d'Umbria, che qualcuno fa risalire al popolo pre-romano dei Liguri; le leggende attorno al castello di Bardi, appollaiato come un'aquila sulla sua rupe di diaspro che guarda tutta la valle del Ceno; le chiese dai campanili altissimi, arricchite da affreschi che mai ti aspetteresti di trovare qui, nascoste fra i castagneti.

Il Monastero

Sui sentieri un tempo percorsi in punta di piedi dai partigiani, ora si trovano ben piantate le impronte dei lupi; nei paesi hanno paura che si mangino i bambini per davvero, altro che i comunisti! Rispetto al temuto predatore risulta più facile incontrare, nelle praterie alte del Barigazzo, il sontuoso cavallo bardigiano.

Sontuoso caprone novegliano

Giù, ben nascoste sul fondo della valle, diverse cascate zampillano dai salti di arenaria stratificata, caratteristici della zona. I più avventurosi (e privi di vertigini) possono percorrere la cresta del Barigazzo, che si sporge dai faggeti come il dorso di un drago di pietra.

La cresta e la chiesetta del Barigazzo

E' l'autunno la stagione migliore per smarrirsi in val Noveglia e dintorni, e non parlo in senso metaforico! La conformazione del paesaggio, talvolta scavato da sorte di doline e vallette cieche; il gran numero di sentieri vecchi e nuovi raramente segnati; la vastità delle superfici boscose: tutto contribuisce a rendere questi luoghi più che mai adatti per perdersi.

Antico tratturo nei pressi di Lavachielli

Voci recenti narrano al proposito di istruttori Cai che ancora stanno vagando con il loro gruppo, brancati dai lupi, in cerca della via d'uscita da questo labirinto di verde!

Il lupo!

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