Dislivello: 150
Durata: 1 h
Stato segnaletica e attrezzature: Discreto
Descrizione
La ferrata degli Alpini è una delle più affascinanti e famose dell'intero arco appenninico. Di certo non può reggere per lunghezza se confrontata ai percorsi sulle Alpi; ma gli scenari maestosi attraversati, i panorami offerti, l'esposizione sostenuta e non ultimo le difficoltà tecniche la rendono comunque una ferrata di soddisfazione, anche in uscite di mezza giornata. E' anche un percorso perfetto per vedere e toccare tutta la possenza della Pietra di Bismantova.
Mi ci abituerò, d'altronde sono solo all'inizio... poi il motivo principale per cui sono venuto qui era cimentarmi con l'esposizione, e devo dire che non l'ho patita più di tanto. Mi sento comunque di sconsigliare la ferrata degli Alpini a principianti assoluti, specialmente se impressionati dal vuoto.
La ferrata si imbocca sopra il parcheggio di Piazzale Dante, seguendo le indicazioni e i segnavia bianchi e rossi. Passati sotto all'eremo, si costeggiano per un lungo tratto gli spigoli colossali dell'Anfiteatro, dove si snodano le vie di arrampicata più aeree della Pietra; il sentiero richiede attenzione, sia per la caduta di sassi dall'alto sia per le scarpate in basso a destra.
Inizio della ferrata |
Il passaggio più complicato, poco esposto |
Entrando nella grotta |
Inizio della seconda parte della ferrata |
Primi metri di arrampicata senza assicurazione (!!!) |
Da qui in poi il percorso si fa verticale, col supporto di pioli abbastanza frequenti, su una roccia comunque ricca di appigli. L'esposizione è sempre più marcata man mano che si sale, ma non mancano un paio di comodi punti di sosta (nel secondo c'è anche il libro di vetta in una brutta cassetta postale da condominio...).
Passaggi verticali |
Gli ultimi brevi passaggi aerei conducono alla scaletta finale, che permette di mettere piede sui prati sommitali della Pietra.
Ultimo sforzo |
La cima vera e propria in realtà è una ventina di metri più in alto, e si raggiunge tenendo la sinistra sull'unico sentiero presente. Attenzione perché non ci sono cartelli. Dopo la vetta (con un tavolo di pietra) si continua a costeggiare le rupi fino a un accenno di valico, dove riprendono le piante, e in direzione opposta al precipizio sale il sentiero principale. Tenendo sempre la sinistra in discesa, si costeggiano le pareti occidentali della Pietra fino a sbucare dietro il bar, sopra Piazzale Dante.
Panorama dalla cima della Pietra verso l'Appennino modenese e reggiano |
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