Punto di partenza: Succiso (980)
Punto più elevato: Monte Alto (1904)
Dislivello in salita: 1000 circa
Tempo totale di percorrenza: 7 ore
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: Ottima
Punti d'appoggio: Rifugio Città di Sarzana, Bivacco Ghiaccioni; acqua alla partenza, fontane e sorgenti lungo il percorso
Note: Il percorso aggira i tratti attrezzati più difficili, che richiedono tassativamente l'uso del set da ferrata. In un paio di passaggi si incontra comunque il cavo, ma le difficoltà e l'esposizione sono davvero limitate.
Itinerario
Questo percorso, adatto agli escursionisti esperti e allenati, permette di immergersi in scenari selvaggi: le tracce dell'uomo sono pochissime e ben integrate con l'ambiente; i valloni, le montagne, i risalti rocciosi presentano un'imponenza quasi alpina.
La partenza è Succiso Nuovo, dove si possono ottenere informazioni e materiale all'Agriturismo Valle dei Cavalieri, centro visite del Parco Nazionale. Di fianco alla chiesa comincia il sentiero 653, che risale dolcemente nel bosco la vallata drittissima del torrente Liocca, fino all'amena piana dei Ghiaccioni (1375). Occorre qui passare sul 673, in direzione del Passo di Pietra Tagliata. La salita si fa decisa, e usciti dal bosco ci si trova in mezzo a un vallone sterminato, compreso fra Alpe di Succiso e Groppi di Camporaghena, chiuso dalla cresta dentellata dove sorge il passo (1750).
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I Ghiaccioni |
Poco prima di affacciarsi sul versante della val Secchia, si stacca sulla destra il sentiero per il Monte Alto, che aggira sulla destra i torrioni rocciosi dove sale la ferrata. Sulla cima (1904) si incontra lo 00, che va imboccato a destra, verso Punta Buffanaro. Un tratto attrezzato con il cavo supera un risalto roccioso in discesa: la roccia è ottima, gli appigli numerosi e l'esposizione davvero ridotta; gli escursionisti arrivati fino a qui non dovrebbero avere alcun problema a proseguire.
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Il tratto attrezzato poco sotto il monte Alto |
Con alcuni salicendi, sempre sul filo del crinale, si guadagna la sommità della notevole
Punta Buffanaro (1878), per poi scendere su sentiero abbastanza esposto fino a una forcella: lo 00 prosegue sulla cresta, con un nuovo tratto di ferrata per affrontare il quale sarebbe necessaria l'attrezzatura (nulla di difficile, ma i primi passaggi sono un po' esposti); conviene invece scendere a destra verso il Lago del Monte Acuto, che si raggiunge in circa mezzora dopo essersi congiunti con il ripidissimo sentiero 659 che sale dai Ghiaccioni.
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Il Lago del Monte Acuto, a pochi passi dal Rifugio Sarzana |
Proprio dietro al Rifugio Città di Sarzana (1580) scende il 657 (indicazioni per Miscoso e Succiso): un sentiero ripido e poco battuto, che rimane tutto il tempo nella faggeta, passando vicino alle due torbiere dei laghi Gora e Gorella. Presso una spianata si incontra il bivio con il 653, che va imboccato in direzione di Succiso Nuovo. Un'altra ripida discesa e si incontra una carrareccia, dove si tiene ancora la destra; guadato il torrente Liocca, ci si ricongiunge con il sentiero percorso all'andata e in 15 minuti circa si rientra a Succiso.
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La valle del Liocca vista dai Groppi di Camporaghena |
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