venerdì 26 aprile 2013

Monte Aiona: il deserto dei Liguri


Più che un monte, un altopiano; più che una cima, una grande distesa desolata di pietre: della Liguria arida e scabra, l'Aiona rappresenta il sommo dei deserti. Già, perché se pensiamo alla Liguria – da Savona in su – come al lembo di terra stretto fra mare e Appennini, allora il monte Aiona, coi suoi 1701 metri, ne è il culmine.


giovedì 25 aprile 2013

Monte Aiona (1701)

La montagna senza cima; il deserto d'alta quota; il trionfo della pietra: salire sull'Aiona è un'esperienza unica nel suo genere, almeno in Appennino; contando poi le numerose emergenze naturalistiche dei dintorni, il panorama sul mare vicinissimo, il buon numero di sentieri a disposizione si tratta davvero un posto da non perdere... quando c'è bel tempo!
 
 





Monte Aiona da Passo Ghiffi


Punto di partenza: Passo Ghiffi (981)
Punto più elevato: Monte Aiona (1701)
Dislivello in salita: 900
Tempo totale di percorrenza: 7 h
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: ottima
Punti d'appoggio: Nessuno, finché il Rifugio Prato Mollo (1500) resta chiuso. Niente sorgenti lungo il percorso
Accesso stradale: Dal passo del Bocco, fra Chiavari e Bedonia, seguire per 3 km la strada per Pratosopralacroce, fino al passo Ghiffi (spazio per il parcheggio)

Racconto: Il deserto dei Liguri





Itinerario
Il percorso segue a grandi linee l'anello A8 del parco dell'Aveto. Dal Passo Ghiffi si imbocca l'Alta Via dei Monti Liguri, che percorre qui il crinale fra alta val Taro e valle Sturla. Raggiunto il passo della Scaletta (1241) è consigliato allungare leggermente il percorso, mantenendosi sul sentiero di crinale che sale agilmente sulle rocce ofiolitiche della Scaletta (1433); al successivo bivio, ormai entro la faggeta, si abbandona l'Alta Via per scendere sul versante ligure, seguendo i segni del sentiero A8.
L'Alta Via verso la Scaletta; sulla sinistra, il Monte Penna
A un nuovo bivio presso la Rocca dei Porciletti (1375) si sale a destra fino a sbucare nell'ampia radura di Prato Mollo: qui, dietro al Rifugio Prato Mollo (1500), si imbocca la carrozzabile per il passo della Spingarda (1550), e da qui su percorso accidentato si guadagna la vetta del monte Aiona (1701).

Ambiente fra il Passo della Spingarda e la cima

Tornati sui propri passi fino a Prato Mollo, si segue la sterrata che scende verso la Liguria; superata Pietra Borghese, fare attenzione al bivio a sinistra col sentiero A8, che scende ripido nella faggeta.
Si sbuca su prati scoscesi, e si raggiunge Malga Zenoni (1077), dove bisogna voltare a sinistra seguendo un bel tratturo che costeggia tutta la montagna, superando precipizi e cascatelle senza mai esporsi troppo.

Al Frantoio Alta Val Taro si prosegue su sterrata e poi su asfalto (circa 2 km) sino al punto di partenza.

domenica 21 aprile 2013

Monte Prinzera, il ritorno: pomeriggio nuvoloso

La Riserva Naturale del monte Prinzera è una zona interessante dal punto di vista naturalistico e geologico, a pochi km da Parma.
Si può raggiungere in due modi, passando in ogni caso da Fornovo:
 1) seguendo la SS 62, dopo i tornanti, alcuni sentieri si staccano sulla sinistra della strada, dove è anche presente il Centro Visite del Parco;
2) dopo Fornovo, si volta a sinistra per Terenzo, e dopo Sivizzano si imbocca una stradina sulla destra con le indicazioni per l'agriturismo Case Prinzera.



domenica 14 aprile 2013

Ferrata alla Pietra Nera di Salsomaggiore: inizi di nuove stagioni

Scoprii la Pietra Nera nel gennaio 2012, in cerca di un'altura che potesse offrirmi qualche bello scorcio: l'erba era gialla, i rami scheletrici: l'inverno era iniziato. Il sole, tramontato presto, seppe offrirmi gli scorci che cercavo, infuocando la pietra vulcanica della Pietra Nera.

Sullo sfondo il Castello di Vigoleno e le Alpi

martedì 9 aprile 2013

Parco storico del monte Sole: nuvole e luce sul passato più oscuro

Si possono avere diverse idee della guerra: la si può osservare sulle mappe degli ufficiali; o dal mirino del soldato al fronte; oppure attraverso gli occhi di una madre con i suoi figli e di altre decine di madri coi loro figli che aspettano la morte stipate dentro la chiesa del proprio paese, pronta per essere fatta saltare con bombe a mano.
Scultura presso la chiesa di Cerpiano

lunedì 8 aprile 2013

Sapore di monte

Sapore di sale, sapore di mare.
Sapore di monte... Sapore di fonte, sudore di fronte:
e l'acqua ritorna salata.
La prima cazzata
che mi è venuta in mente
per giustificare il nome del blog.
Ma chi riconosce il sapore di monte
sa che si assaggia con gli occhi, si annusa col cuore:
e non sale dall'erba o dalle rocce,
ma scende dal cielo!
Monte Scala, Appennino parmense