giovedì 20 febbraio 2014

Anello invernale Lagoni - Lago Scuro, sentieri nella nebbia

Faggete fra la nebbia
Organizzarsi all'ultim'ora per i giri in montagna è sempre efficace, siccome si è quasi sicuri di indovinare il meteo; ma di mettermi d'accordo dopo la mezzanotte per andare la mattina successiva, non mi era ancora successo! E a maggior ragione con meteo sicuramente negativo... ma dopo tante uscite con il sole, ci voleva un giro col maltempo: anche questa è esperienza.

Approfittiamo dell'apertura della strada sterrata per i Lagoni, normalmente chiusa in inverno: è ridotta maluccio, con molte buche larghe e profonde, ma Si_Può_Fare. Al rifugio siamo i primi avventori, e ci accolgono nebbia, vento e pioggia; però non si può dire ci sia freddo!

Valanga sul sentiero 711 per il Lago Scuro
Ci incamminiamo lungo il sentiero 711 per il Lago Scuro: la neve è dura e bagnata, ogni tanto cede sotto i passi ma in genere regge. Per fortuna la pioggia diminuisce fino a smettere, ma sotto le placche del monte Scala siamo costretti ad abbandonare il sentiero per girare sotto una grossa valanga a blocchi, che hanno atterrato diversi alberi. Neve umida e pioggia devono avere appesantito il manto, che è scivolato naturalmente su quei piani lisci e inclinati dove in estate si arrampica.

Verso la Capanna del Lago Scuro
Ripreso il sentiero, raggiungiamo con una breve deviazione il Lago Scuro, non del tutto ghiacciato e nemmeno visibile per la fitta nebbia. Torniamo dunque sui nostri passi per proseguire fino alla vicina Capanna del Lago Scuro, anch'essa individuabile a distanza di 10 metri o poco più, e mezza sommersa dalla neve. La porta è aperta, mancano i battenti e la massa nevosa deve avere spinto forte! Ma dentro nessuna bestia.

Pausa tè con lampade frontali, poi si riparte. Raggiungere il crinale con questa nebbia è improponibile, ci accontentiamo di completare un anello attorno ai Lagoni. Appena prima della capanna, teniamo direzione est sempre lungo il 711, che attraversa un piccolo altopiano: qui l'orientamento è difficile, siccome la pioggia ha livellato il manto e le traccie, e non si vedono segnali. Sondando qua e là comunque ritroviamo il sentiero nel momento in cui rientra nel bosco.

...permesso?

Ponte sotto il Lago Scuro, qui nessun problema!
Qui però si pone il problema di attraversare un fiumiciattolo, con di fianco muri di neve cedevoli alti qualche metro... con un po' di fantasia e aiutandoci con gli alberi, riusciamo nella piccola impresa: ora però tornare indietro sarebbe una scocciatura! Il sentiero prosegue oltrepassando altri due pianori, dove gli alberi o non ci sono, o sono sommersi dalla neve insieme ai segnavia. Sbagliare strada è davvero facile! Comunque ci saltiamo fuori; in seguito il sentiero si mantiene sempre nel bosco e seguirlo è più facile. Attenzione però, con 2-3 metri di neve anche nel bosco i segnali rischiano di rimanere coperti! Oggi ci è andata bene per un 20-30 cm...


Qui il ponte bisogna inventarselo...
Ai tre bivi seguenti teniamo sempre la sinistra, e dopo qualche su e giù - e un passaggio sotto Rocca Pumaccioletto che sembra svalangare volentieri - siamo di nuovo al rifugio Lagoni, non troppo tardi per un meritato pasto caldo e al caldo! Niente di più piacevole che entrare in un rifugio quando fuori fa brutto tempo e semi-freddo. Qualcun altro si è spinto fin qui, mentre attorno a Lagdei si svolgeva il trofeo di scialpinismo Una giornata divertente e didattica, mi mancavano sia i Lagoni d'inverno sia il nebbione tanto caratteristico del nostro crinale!

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