Più che un camino, due pareti contrapposte! |
La roccia è buona, forse un po' troppo levigata dalle tante ripetizioni; si arrampica osservati da buona parte delle Dolomiti, sorvolando i prati di Passo Sella dai quali spicca come un colosso il vicino Sassolungo. La goduria per gli occhi purtroppo è controbilanciata dai rumori fastidiosi della strada sottostante, e dalla musica alta proveniente dai vicini rifugi al passo.
Lo chiamavano il Ragno di Urzano |
Data uscita: 29 Agosto 2015
Punto di partenza: Passo Sella (2240)
Durata: 3,5 / 4 ore: mezzora avvicinamento, 1 ora e mezzo Via dei camini, 1 ora Diedro Kostner, 50 minuti il rientro
Dislivello in salita: 340
Grado di difficoltà: D, passaggio di V nella variante alla Via dei Camini
Chiodatura: in entrambe le vie, chiodi e resinati; soste attrezzate a fittoni. Protezioni piuttosto lunghe specialmente nei tratti facili, consigliati friend per integrare. I passi difficili comunque sono ben protetti
Punti d'appoggio: Alla partenza al passo Sella, rifugi e bar
Esposizione della via: Sud/est la via dei camini, sud il diedro Kostner
Prima salita: Maria Gabloner e Franz Kostner, agosto 1905
Periodo consigliato: estate
Accesso: Parcheggiare in prossimità del cartello Passo Sella (possibile affollamento), e imboccare la traccia ben visibile che si tiene appena alla destra del crinale erboso in direzione delle pareti. Queste si costeggiano sempre dal versante di Canazei, superando un breve tratto attrezzato con cavo di acciaio nuovo. Oltrepassato lo spigolo, si intuisce il percorso della prima via lungo il sistema di diedri e camini alle nostre spalle. Si segue una traccia che sale ripida a sinistra, verso le pareti, e superati in libera alcuni brevi salti (II/III grado) si raggiunge un comodo terrazzino ai piedi del primo camino.
Il sentiero verso le Torri del Sella |
Via dei Camini con variante sul terzo tiro
1° tiro: affrontare il camino unto e umido (IV, chiodi), poi proseguire per placche più semplici fino alla sosta su chiodo. 35 metri.
Il versante su cui sale la via |
2° tiro: si prosegue su placche un po' erbose verso destra, seguendo il percorso più logico. Presenti un paio di chiodi. In prossimità di una cengetta la via proseguirebbe a sinistra, mentre io per errore vado a sostare alla base di una profonda fessura con masso incastrato, dalla quale si vede il Sassolungo. Proseguiamo così per un'altra via più difficile, probabilmente la via dei Pilastrini, proveniente dal versante opposto del grande camino. 30 metri.
3° tiro: traversare in netta esposizione a destra della sosta, sfruttando alcune buone maniglie (III+) per poi riportarsi a sinistra alla base del bellissimo camino, piuttosto liscio (V sostenuto, due chiodi). Si esce sulla sinistra guardando il Sassolungo, proprio dove arriverebbe la via dei camini corretta con il "salto". 35 metri-
Il "camino" della variante al terzo tiro |
4° tiro: Proseguire a destra della sosta, superare qualche facile saltino (III) e raggiungere la vetta della Prima Torre (2533 metri, sosta su un chiodo). Lunghezza tutta da proteggere. 20 metri.
Uscita |
Diedro Kostner
Accesso: Dalla vetta della prima Torre si prosegue in direzione del ben visibile diedro che solca la parete sud della seconda Torre. Scendere un breve saltino di roccia e attaccare all'inizio della cengia esposta sul versante del Passo (grande clessidra).
Secondo tiro |
2° tiro: salire su placchetta (III, chiodo) e affrontare direttamente il bel diedro (IV-, due chiodi). Sosta su anello cementato a metà. 25 metri.
3° tiro: proseguire lungo il diedro con difficoltà minori ma senza protezioni (III), per poi abbandonarlo salendo la placca a destra (IV -). Riportarsi facilmente a sinistra fino alla sosta su anello cementato affacciata sul finale del diedro. Possibile raddrizzare il tiro affrontando direttamente l'ultima parte del diedro, con uscita strapiombante (V-).
4° tiro: Proseguire a sinistra della sosta, sul filo dello spigolo (III); facendo attenzione a blocchi instabili, cavalcare la facile e panoramica cresta fino all'ormai vicina vetta della Seconda Torre (2598), dove si sosta su spuncioni. 40 metri
In cresta, con il Sassolungo |
Discesa: Si prosegue sul versante opposto alla via, incontrando un anello di calata (10 metri entro un diedro/camino, arrampicando III-). Si scende dunque sul versante di Canazei, spesso in disarrampicata, badando a non smuovere sassi. Lasciandosi a destra la cengia che conduce alla vetta della Prima Torre si continua la ripida discesa fino a un nuovo anello di calata (15 metri, aggirabile stando molto più a sinistra). Si torna dunque al punto di partenza della via dei Camini e dunque al Passo Sella.
Discesa delicata |
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