giovedì 1 ottobre 2015

Traversata del Brenta 5: da Malga Tuena a Terres per Lago di Tovel e galleria

Data uscita: 14 Agosto 2015
Punto di partenza: Malga Tuena (1740)
Punto di arrivo: Terres (598)
Dislivello in discesa: 1140
Tempo totale di percorrenza: 5 ore
Grado di difficoltà: E
Punti d'appoggio: Bar e ristoranti al Lago di Tovel, Albergo Capriolo
Note segnaletica: Ottima Cai su tutto il percorso
Note: Attenzione agli orari della Galleria di Terres, non intraprenderla poco prima del tramonto per via delle chiusure automatiche... c'è un bottone interno che permette di aprire le porte, ma non si sa mai! Nel 2015 la galleria è aperta dal 1 maggio al 31 ottobre. L'autobus di linea da Terres a Mezzolombardo passa dopo le 17 e ci mette molto siccome fa tutto il giro delle frazioni.

Ultimo giorno di questo indimenticabile trekking! Da Malga Tuena ci incamminamo in discesa con il comodo sentiero 309, tutto nel bosco, e in 45 minuti siamo alle rive del Lago di Tovel (1178). Eccoci di nuovo nella civiltà, non più tra frotte di alpinisti e ferratisti, ma di classici turisti, mescolati con qualche anziano del luogo con storie interessanti da raccontare.

Colazione con galline a Malga Tuena

In origine avremmo dovuto prendere da qui il bus di linea per Cles, ma a quanto pare le gambe hanno ancora un po' di energia, e l'impeccabile rete sentieristica del Trentino non le delude. Dal parcheggio appena sotto il lago parte infatti il "Sentiero delle Glare", una valida alternativa alla strada asfaltata: di fatto si può percorrere a piedi senza quasi toccare asfalto tutta la parte bassa della val di Tovel.

Lago di Tovel

E' come un incantesimo che si scioglie, un cerchio che si chiude: quattro giorni fa, lungo la val d'Ambiez, eravamo penetrati da sud nel cuore del gruppo; oggi, dopo averne cavalcato tutta la spina dorsale, lo salutiamo scendendo dalla suo principale sbocco vallivo settentrionale. Le acque dove lunedì avevamo fatto il bagno, passando dai fiumi Sacra e Mincio finiranno nel Po; mente quelle che oggi vediamo sgorgare dalle sorgenti carsiche appena sopra l'Albergo Capriolo, andranno ad alimentare l'Adige confluendo prima nel Noce (laghi a parte, si intende!). Soltanto nell'Adriatico, dopo centinaia di km, si incontreranno di nuovo...

Cima Val Scura

Il sentiero è una piacevole passeggiata, quasi sempre nel bosco con l'eccezione delle sterminate distese di ghiaia sopra all'Albergo Capriolo (825); pranziamo qui, dopodiché il sentiero si sposta sul lato destro della valle, puntando alla Galleria di Terres. Questo budello di 2,6 km fu costruito nel 2003 per portare acqua al paese di Terres dalla val di Tovel, sostituendo un vecchio tracciolino che costeggiava il torrente lungo i suoi fianchi dirupati.

Galleria di Terres

Oggi sia il tracciolino sia la galleria sono sfruttabili come percorsi escursionistici, nel caso della galleria comodi soprattutto per i ciclisti. All'ingresso e all'uscita sono disponibili caschi di plastica, la frontale è consigliata, ma ci sono luci automatiche che si accendono ad ogni passaggio; panelli luminosi indicano ogni 100 metri le distanze percorse e da percorrere.


Di fatto è un percorso unico nel suo genere: si entra nel ventre della montagna, apprezzando i sedimenti di sali minerali, l'acqua che palpita nella roccia e ogni tanto ne fuoriesce con forza, le poderose armature di ferro che contrastano tutto questo impeto facendo sì che il tunnel non imploda. Nel nostro caso, dopo essere stati tanto tempo sopra la montagna, entrarci è come un immersione, un battesimo finale da cui si esca più puri. Ma all'uscita c'è il frutto del peccato a tentarci, in quantità esagerate!

Terres

Mele, mele e ancora mele dappertutto: sono bastati 30 minuti sottoterra per ritrovarsi in un paesaggio radicalmente diverso dalla val di Tovel, cioè la val di Non. Chiese, castelli, interi paesi sembrano giocare a nascondino in mezzo ai filari interminabili di meleti. Nessuno si immaginerebbe che appena oltre alle collinone boscose alle nostre spalle c'è tutto l'universo roccioso del Brenta.


In paese aspettiamo con calma l'arrivo dell'autobus, scambiando un po' di chiacchiere con una barista, dalla quale veniamo a sapere che l'orso ormai è una presenza non trascurabile e nemmeno gradita: un cucciolo si è spinto fino dentro il paese, con la madre che lo attendeva fuori... storielle in cui bisogna vedere quanto c'è di vero, ma una manciata di aggressioni nei boschi quest'anno ci sono effettivamente state.

Si torna in pianura!

Arrivata con un poco di ritardo la corriera (vuota), compiamo un vero e proprio tour della val di Non, passando un po' da tutte le frazioni sulla destra del fiume Noce; un tornante dopo l'altro raggiungiamo finalmente a Mezzolombardo, per tornare fino a Parma con un lungo rettilineo autostradale. Ma in fondo 250 km di asfalto si digeriscono meglio dopo averne fatti una quarantina sulle mie montagne preferite!

Precede: Traversata, giorno 4: dal Rifugio Graffer al Malga Tuena per il sentiero Costanzi

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