Loch an Eilein |
Raggiungo Aviemore in una luminosa domenica pomeriggio: dopo avere appoggiato il sedere su un aereo Easy Jet, autobus National Express e Citylink, biciclette ai punti noleggio Barclays di Londra, finalmente posso sollevarlo e utilizzare il mezzo di trasporto a me più congeniale: le gambe. Lascio il trolley nell'ottimo Youth Hostel; il check in è alle 14 ma non ho voglia di aspettare... qui il sole va preso al volo!
Rivier Spey |
Sentieri e percorsi pedonali partono direttamente dal paese, nella migliore tradizione britannica. Attraverso su un ponte il Rivier Spey e mi ritrovo nel Rothiemurchus, difficilissimo nome (nella migliore tradizione scozzese) della foresta che ricopre tutto il versante nord dei Cairngorms. Diverse specie di abeti, larici, rari pini di Caledonia danno vita a un sottobosco meraviglioso, pieno di muschio e funghi, brulicante di profumi e di vita.
Che porcino! Ma qui non li scoreggiano neanche... |
Costeggio il Rivier Druie fino a Coylumbridge, dove imbocco un'ampia strada bianca nel bosco. Dopo non molto, un bivio rispecchia il prossimo biforcamento della valle: a destra destinazione Loch Eanaich, meta di un pregevole percorso per MBK; a sinistra Lairig Ghru, forse il più bel passo montano della Scozia.
Cairn Gorm dietro al castello del Loch an Eilein |
Mi dirigo verso quest'ultimo, ben sapendo che non lo raggiungerò... oggi pomeriggio voglio giusto fare una passeggiata pregustando da lontano e dal basso ciò che mi aspetta domani! Peccato che la foresta copre ogni visuale e i lunghi rettilinei, insieme al terreno pressoché pianeggiante, la fanno apparire interminabile, e dopo un po' noiosa.
Poi finalmente gli alberi si cominciano a diradare, in uno scenario quasi da steppa, e sullo sfondo si materializzano di nuovo - più vicini e imponenti - i profili dei Cairngorms, che avevo visto l'ultima volta dall'ostello. In fin dei conti dei collinoni, con prati sterminati e giusto qualche rupe e ghiaione in prossimità della forra del Lairig Ghru, e la nebbia che ancora ricopre le zone centrali dell'altopiano. Balza subito all'occhio la stazione sciistica Cairngorm Mountain, coi tracciati delle piste e le strisce di lumaca della funicolare.
Raggiungo un nuovo bivio, dove prendo a destra verso il Loch an Eilein. Ora il terreno è più vario, con brevi su e giù, alberi isolati, ruscelli, laghetti paludosi: mi trovo con ogni probabilità in una zona di antichi depositi morenici. A nemmeno 300 metri di quota, lo scenario ha molto in comune con quelli alpini che trovi sopra i 2000, quando le foreste di conifere cominciano a lasciare spazio ai prati e alle rocce.
In leggera discesa, mi porto verso il lago, la cui presenza si intuisce in un ampia spianata fra i pini: completamente circondato dal bosco, il Loch an Eilein è un vero gioiello, con tanto di castello diroccato su un isolotto. La luce radente del pomeriggio e l'aria tersa mi permettono di scattare qualche bella foto - nei limiti della compattina (e del suo proprietario!).
E' ora di girare i tacchi. Seguendo una nuova strada bianca, non più tutta nel bosco ma in un ambiente più antropizzato, mi ritrovo nuovamente a Coylumbridge, e da qui ad Aviemore. Avrei tempo per un giro veloce nella Natural Reserve giusto dietro l'ostello, ma preferisco lavare e asciugare qualche vestito in vista dei prossimi giorni! To be continued...
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