Porcini gemelli |
Giochi di nuvole sui boschi dalla vetta del Gottero |
Questo itinerario ad anello comincia al Passo della Cappelletta (1085), ben riconoscibile da tutta la vallata per quattro grandi pale eoliche. Siamo sul crinale fra Emilia e Liguria, e dobbiamo imboccare l'Alta via dei Monti Liguri (segnavia AV) in direzione del Gottero: sormontiamo inizialmente grandi prati spogli e panoramici, per poi costeggiare una pineta ed entrare infine nella faggeta.
La faggeta di alto fusto del monte Gottero |
Il sentiero segue la linea del crinale, mantenendosi a lungo nel bosco e guadagnando quota fino al Passo del Lupo (1400). Proseguendo sulla variante di crinale dell'Alta Via, incontriamo alcuni cippi di confine ottocenteschi, e grandiosi faggi ben più antichi. Il bosco si fa sempre più rado fino a terminare ormai vicini alla vetta del Gottero (1640), costituita da prati abbastanza dolci.
Panorama dal Gottero verso SO |
In cima ci sono diversi manufatti - croce, cippo trigonometrico, due targhe commemorative - ma a una montagna così prominente e isolata poteva andare molto peggio (vedi il vicino Molinatico...)! Il panorama è davvero immenso e privo di ostacoli: a NO la val di Taro, a S la val di Vara, a O le valli di Zeri con dietro il crinale parmense e le eleganti alpi Apuane: il mare è davvero vicino, e in condizioni terse si possono contare quasi tutte le Alpi. Ciò che sorprende di più è comunque il contrasto cromatico fra il verde chiaro della vetta e quello dei boschi che si stendono sterminati in tutte le direzioni.
Panorama verso NE |
Dopo la dovuta sosta, si prende la ripida discesa, sempre sulla variante dell'AV, fino alla Foce dei Tre Confini (1406). In questo crocevia di sentieri si incontrano Emilia, Toscana e Liguria, un tempo Ducato di Parma e Piacenza, Granducato di Toscana e Repubblica di Genova. Un antico cippo monumentale contraddistingue il valico.
Occorre ora riprendere a ritroso il percorso principale dell'AV, che attraversa i boschi a N del Gottero tagliandone la cima. La zona è particolarmente umida e fresca, tanto che ho trovato ancora dei fiori a fine settembre; non ho invece trovato i prelibati funghi porcini, che in questa zona quando è il momento giusto devono crescere davvero numerosi.
Seguendo il sentiero, che attraversa numerosi ruscelli e una torbiera (Lago Grande) ci si ritrova poco sopra il Passo del Lupo, da cui si ripercorre il sentiero dell'andata fino al passo della Cappelletta.
Amanita Muscaria (VELENOSA!!!) |
Punto di partenza: Passo della Cappelletta (1086)
Punto più elevato: Monte Gottero (1640)
Dislivello in salita: 700
Tempo totale di percorrenza: 4,30 h
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: Buona
Punti d'appoggio: Nessuno
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