La mole gigante del Cusna, e la sua caratteristica forma di uomo sdraiato o morto che si voglia, lo rendono riconoscibile da buona parte della pianura padana.
Il Cusna in alto a sinistra, a destra il castello di Torrechiara |
Il Cusna e l'Alpe di Succiso visti dalle prealpi bergamasche in inverno |
Quella di Febbio un tempo vantava di essere la stazione sciistica più alta dell'Appennino settentrionale: raggiungeva infatti i 2000 metri con una biposto ora dismessa. Ho avuto la fortuna di farla 3 o 4 anni fa prima che andasse in pensione. Vivaio di Razzoli, Febbio ora fatica a sopravvivere, come altre stazioni sciistiche minori da queste parti. Peccato, perché il suo potenziale era davvero alto...
Il Cusna è un enorme massa montuosa di prati, pressoché priva di strapiombi. E' un paradiso per i freeriders, ma molto spesso qualcuno finisce per causare valanghe...
Gli stessi prati in primavera si coprono di fiori, regalando (immagino) spettacoli unici.
Dalla cima del Cusna lo sguardo spazia in tutte le direzioni: Apuane, arcipelago toscano, Corsica, Amiata, se si è fortunati si può vedere l'arco alpino dai monti Euganei fino alle Marittime. Attorno non ci sono montagne più alte a parte il Cimone, che comunque sta distaccato a sud est.
I due sentieri che salgono da Monte Orsaro (quelli che ho fatto) sono ben segnati e non presentano pericoli.
Con l'arrivo dell'autunno i faggi in quota si colorano regalando bellissime sfumature.
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