mercoledì 19 ottobre 2016

Marmolada, via normale. Un ghiacciaio nel cuore delle Dolomiti

 
La "Regina delle Dolomiti" è una meta attraente, quasi irrinunciabile, per ogni amante della montagna. A maggior ragione per chi, come il sottoscritto, ne ha calcate ancora poche di cime dei monti Pallidi. Dolomiti famose per la roccia e le ferrate, ma che racchiudono anche qualche brano di neve perenne: e quello che ricopre a nord la Marmolada è l'unico che può definirsi ghiacciaio - vedremo per quanto ancora!

Marmolada, vista verso il Sella


La salita alla Marmolada è breve ma a suo modo completa, ed è da considerare alpinistica. L'attraversamento del ghiacciaio va effettuato in conserva, per via dei crepacci che stagione dopo stagione si fanno sempre più insidiosi; è probabile inoltre trovare ghiaccio vivo nei primi pendii. Anche il fattore traffico va preso in considerazione: la ferrata della normale funge da perfetto tappo, siccome attacca subito dopo la terminale ed è percorsa in discesa anche da chi è salito per la cresta ovest (ferrata della Marmolada).

Salita su ghiacciaio


Se non si ama fare la fila o cimentarsi in sorpassi azzardati, meglio salire e scendere presto, prima che apra la cestovia del passo Fedaia... o meglio ancora, fuori stagione! Non è stato questo il caso nostro... partiti comodamente da Pozza di Fassa in un sabato mattina di inizio agosto, abbiamo preso la cabinovia per risparmiare tempo e fatica.

Coda all'inizio della neve

Da Pian dei Fiacconi abbiamo subito capito che saremmo saliti in nutrita compagnia. Del resto non c'è fretta: la giornata è stabile, una nevicatina fuori stagione in quota ha ammantato le vette più alte offrendoci uno spettacolo straordinario. E anche noi siamo lenti, almeno a prepararci! Per Fabio è la prima conserva, per Matteo la terza, per me la quinta o poco più.

Matteo e Fabio

Mentre risaliamo il ghiacciaio, arriva la nebbia a ingrigire un po' il paesaggio, rendendolo più suggestivo e severo. Si aprono sprazzi di sereno ogni tanto, e dopo la ferrata - con annessi intoppi con chi sta già scendendo - abbiamo il piacere di uscire dalle nuvole! Caffè e grappa costano uguali nel rifugio più alto del Trentino Alto Adige, la Capanna Punta Penia. E io naturalmente cedo al caffè!

Capanna Punta Penia

La discesa - stavolta a piedi fino al Passo Fedaia - è un po' guastata da un malore venuto a Matteo, che non ha bevuto nulla durante tutta la salita... recupererà la sera con gli interessi! Una bella giornata con una cordata po' improvvisata ma efficiente.

Crestone nord della via normale


 
Vetta!
Data uscita: 6 Agosto 2016
Punto di partenza: Pian dei Fiacconi (2633)
Punto più elevato: Marmolada, Punta Penia (3343)
Dislivello in salita: 610
Tempo totale di percorrenza: 4 ore
Grado di difficoltà: PD-
Punti d'appoggio: Rifugio Pian dei Fiacconi, Capanna Punta Penia
Periodo consigliato: Ufficialmente estate, per evitare il traffico meglio tarda primavera o autunno; valutare le condizioni del ghiacciaio
Note segnaletica: Ometti e traccia su ghiacciaio (ben battuta)
Accesso stradale: Il Passo Fedaia si raggiunge percorrendo tutta la val di Fassa salendo dal Trentino, oppure dalla valle Agordina se si viene dal Veneto.
Note: La cabinovia Fedaia - Pian dei Fiacconi è aperta solitamente da metà Giugno a metà Settembre. Gli orari sono 8.30 - 17, il prezzo di 6 euro sola salita, 10 andata e ritorno.
Vista verso il Lago Fedaia
Ghiacciaio in sofferenza...



L'inizio della ferrata con la terminale












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