lunedì 11 gennaio 2016

Rocca del Prete e Maggiorasca, anello dal Passo del Tomarlo

Data uscita: 3 Gennaio 2016
Punto di partenza: Passo del Tomarlo (1482)
Punto più elevato: Monte Maggiorasca (1804)
Dislivello in salita: 500
Tempo totale di percorrenza: 3 h senza soste
Grado di difficoltà: F, EE se non si percorre il canale
Punti d'appoggio: Nessuno sul percorso, poco lontano rifugi Prato Cipolla e Monte Bue
Periodo consigliato: Inverno
Note segnaletica: Giro che si sviluppa anche su sentieri non segnati. Si può fare un po' di confusione fra i segnavia Cai e quelli del Parco dell'Aveto (gialli)
Accesso stradale: Raggiungere il Passo del Tomarlo, vicino al confine fra le province di Parma, Piacenza e Genova. Spiazzi in prossimità del valico e scendendo verso S. Stefano d'Aveto

La statua della Madonna di Guadalupe sul Maggiorasca

Descrizione percorso:
Il gruppo del monte Penna/Maggiorasca si presta molto alle escursioni invernali: in genere dopo le perturbazioni, spesso copiose, il sereno arriva prima qui rispetto alle vette appenniniche più a est, verso Parma e Reggio. La possibilità di salire a quasi 1500 metri con un'ottima strada, i panorami amplissimi sul mare e sull'intero arco alpino, compensano la distanza dalle città della pianura; sono più che altro i genovesi a frequentare queste montagne, del resto le più alte della loro provincia.

Mare di nebbia e di acqua: al centro il monte Tomarlo

Questo itinerario permette di raggiungere la montagna più alta, il Maggiorasca, lungo sentieri poco battuti, ammirando da vicino le pareti della Rocca del Prete e la cascata dell'Acquapendente. Consigliati i ramponi per i tratti ripidi nel bosco e il canale finale; percorso in senso inverso, l'itinerario si presta allo scialpinismo (difficoltà BS).

Cascata dell'Acquapendente

Dal Passo del Tomarlo (1482) si scende per 1 km abbondante sulla strada verso Genova, fino all'imbocco del sentiero per la Rocca del Prete. Volendo si può tagliare già dal passo per il bosco in direzione ovest, incontrando alcune strade forestali che si seguono fino al sentiero Cai, costeggiando tutto il dirupato versante sud del monte Croce Martincano.

Neve e muschio

Il sentiero punta poi verso nord, lasciandosi a destra pareti sempre più incombenti, fino a un pianoro con grandi massi: siamo ai piedi della Rocca del Prete, dove si sviluppano diverse vie alpinistiche su roccia ofiolitica. Dobbiamo ora seguire le indicazioni per la cascata dell'Acquapendente, seguendo un sentiero a bolli gialli che risale il bosco sempre più ripido in direzione sud/est.

Il canale sotto la cascata
 
I faggi si fanno più radi, i bolli conducono nei pressi di un pulpito da cui si può ammirare dall'alto la cascata dell'Acquapendente. La quota decisamente elevata di questo salto d'acqua (circa 1600 metri ) fa sì che lo si possa ammirare ghiacciato quasi tutti gli inverni, nonostante l'esposizione a sud-ovest. Nei pressi della cascata passa un sentiero CAI, che imbocchiamo in salita verso nord.

Di fronte alla Rocca del Prete

Attraversiamo il torrentello che forma la cascata, e ai bivi successivi seguiamo per Prato Cipolla. Poco dopo la deviazione a destra per il Maggiorasca, che stiamo costeggiando a ovest, il sentiero attraversa un pendio spoglio abbastanza ripido e uniforme, sul quale correva una linea elettrica. Lo risaliamo faticosamente fino al suo termine, proseguendo poi nel bosco nella stessa direzione. I faggi lasciano presto il posto a un canalone abbastanza largo, con una pendenza che non supera i 40 gradi.

Vista dell'alta val d'Aveto dal canale ovest del Maggiorasca
 
Dopo un primo tratto suggestivo e un po' incassato, il canale si allarga ed addolcisce, e quasi senza accorgercene ci ritroviamo sui prati sommitali del monte Maggiorasca, con la grande statua della Madonna di Guadalupe e i brutti ripetitori a farle da contraltare. Panorama vastissimo a 360 gradi, ben riconoscibili monte Rosa, Monviso e le Alpi Marittime con la lunga striscia del ponente ligure.

Monte Maggiorasca semi-innevato

Per scendere si seguono le indicazioni per il passo del Tomarlo, che si raggiunge in circa 40 minuti con sentiero comodo e quasi sempre battuto.

Nessun commento:

Posta un commento