Punto di partenza: Passo del Tomarlo (1482)
Punto più elevato: Monte Maggiorasca (1804)
Dislivello in salita: 500
Tempo totale di percorrenza: 3 h senza soste
Grado di difficoltà: F, EE se non si percorre il canale
Punti d'appoggio: Nessuno sul percorso, poco lontano rifugi Prato Cipolla e Monte Bue
Periodo consigliato: Inverno
Note segnaletica: Giro che si sviluppa anche su sentieri non segnati. Si può fare un po' di confusione fra i segnavia Cai e quelli del Parco dell'Aveto (gialli)
Accesso stradale: Raggiungere il Passo del Tomarlo, vicino al confine fra le province di Parma, Piacenza e Genova. Spiazzi in prossimità del valico e scendendo verso S. Stefano d'Aveto
La statua della Madonna di Guadalupe sul Maggiorasca |
Descrizione percorso:
Il gruppo del monte Penna/Maggiorasca si presta molto alle escursioni invernali: in genere dopo le perturbazioni, spesso copiose, il sereno arriva prima qui rispetto alle vette appenniniche più a est, verso Parma e Reggio. La possibilità di salire a quasi 1500 metri con un'ottima strada, i panorami amplissimi sul mare e sull'intero arco alpino, compensano la distanza dalle città della pianura; sono più che altro i genovesi a frequentare queste montagne, del resto le più alte della loro provincia.
Mare di nebbia e di acqua: al centro il monte Tomarlo |
Questo itinerario permette di raggiungere la montagna più alta, il Maggiorasca, lungo sentieri poco battuti, ammirando da vicino le pareti della Rocca del Prete e la cascata dell'Acquapendente. Consigliati i ramponi per i tratti ripidi nel bosco e il canale finale; percorso in senso inverso, l'itinerario si presta allo scialpinismo (difficoltà BS).
Cascata dell'Acquapendente |
Dal Passo del Tomarlo (1482) si scende per 1 km abbondante sulla strada verso Genova, fino all'imbocco del sentiero per la Rocca del Prete. Volendo si può tagliare già dal passo per il bosco in direzione ovest, incontrando alcune strade forestali che si seguono fino al sentiero Cai, costeggiando tutto il dirupato versante sud del monte Croce Martincano.
Neve e muschio |
Il sentiero punta poi verso nord, lasciandosi a destra pareti sempre più incombenti, fino a un pianoro con grandi massi: siamo ai piedi della Rocca del Prete, dove si sviluppano diverse vie alpinistiche su roccia ofiolitica. Dobbiamo ora seguire le indicazioni per la cascata dell'Acquapendente, seguendo un sentiero a bolli gialli che risale il bosco sempre più ripido in direzione sud/est.
Il canale sotto la cascata |
Di fronte alla Rocca del Prete |
Attraversiamo il torrentello che forma la cascata, e ai bivi successivi seguiamo per Prato Cipolla. Poco dopo la deviazione a destra per il Maggiorasca, che stiamo costeggiando a ovest, il sentiero attraversa un pendio spoglio abbastanza ripido e uniforme, sul quale correva una linea elettrica. Lo risaliamo faticosamente fino al suo termine, proseguendo poi nel bosco nella stessa direzione. I faggi lasciano presto il posto a un canalone abbastanza largo, con una pendenza che non supera i 40 gradi.
Vista dell'alta val d'Aveto dal canale ovest del Maggiorasca |
Monte Maggiorasca semi-innevato |
Per scendere si seguono le indicazioni per il passo del Tomarlo, che si raggiunge in circa 40 minuti con sentiero comodo e quasi sempre battuto.
Nessun commento:
Posta un commento