Dopo la bella salita su roccia nelle Piccole Dolomiti, per il martedì dell'Immacolata decidiamo di mettere finalmente mano alle piccozze. In realtà la scelta è piuttosto povera per il periodo: in Appennino è ancora ottobre; sulle Alpi in quota ci sono canali in condizioni, ma prevedono lunghi avvicinamenti e bivacchi; le cascate di ghiaccio sono magre e affollate da gente assetata di acqua solidificata come noi.
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Prima spiccozzata della stagione per Colan Gully |
Dopo lunghe ricerche, optiamo infine per una spedizione esplorativa al Passo del Tonale, dove confuse notizie raccattate qua e là in rete parlano di facili e comode salite su ghiaccio; la fama di congelatore da sempre legata a questo luogo e il tempo un po' grigio ci motivano a tentare l'avventura.
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Mario cerca l'equilibrio |
Arrivati al parcheggio del Tonale, scopriamo con grande sorpresa di essere gli unici con piccozza e ramponi; la gente oggi preferisce sciare sui nastri di neve artificiale in mezzo ai prati del versante al sole del Passo; noi invece puntiamo a quello in ombra, dove si riconoscono già dalla strada altrettanti budelli biancastri, patetici pure loro ma almeno naturali.
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Il Monticello di Mezzo a sinistra, il Superiore a destra; in basso al centro la colata |
Alcune colate scendono sotto il monte Castellaccio, sul valloncello a destra rispetto alla cabinovia Paradiso; ci sembrano però molto magre, e di conseguenza meno facili rispetto alle relazioni trovate online; guardando invece dietro agli alberghi, sotto il Monticello Superiore, individuiamo una linea più in carne e meno in piedi, e decidiamo che fa al caso nostro.
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Ghiaccio ad oltranza! |
Vagando fra le sterpaglie, troviamo il corso ghiacciato del torrentello proveniente dalla colata in questione, e lo seguiamo con qualche saltino e strettoia fino alla base di una pietraia, dove piccozze e ramponi non servono più. Raggiungiamo così l'inizio della colata vera e propria, un salto di circa 10 metri con pendenza sui 70 gradi.
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Luca sul primo salto |
Lo attacca Luca Co: le piccozze rimaste tanto tempo nell'umido della pianura, si conficcano con rabbia nel ghiaccio vitreo e liscio di questo inizio mite di inverno. Sosta su due viti e saliamo pure io e Mario, non senza fatica... ma il grosso è fatto. E per fortuna! Non è ancora (oppure "è ormai", secondo i punti di vista) mezzogiorno, e il ghiaccio comincia a squagliarsi... il ché, se da un lato rende meno duro il terreno di progressione, dall'altro rende quasi inutili le viti.
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Il primo salto visto dal basso |
La parte difficile della salita del resto è terminata: la pendenza diminuisce, c'è giusto qualche salto qua e là per divertirsi. In due lunghezze complete di corda, raggiungiamo il punto più alto della lingua ghiacciata, che si trasforma in un canale secco confuso fra gli arbusti; poco sopra vediamo una conca pietrosa dominata da una vaga forcella probabilmente priva di sbocco. Proseguire, vista anche l'ora, non avrebbe alcun senso.
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Seconda parte più appoggiata della colata |
Scendiamo dunque sulla sinistra della colata, cercando la via migliore fra la vegetazione intricata e fastidiosa. Luca e Mario decidono di tenere i ramponi, forse per infierire anche coi piedi su questo labirinto di nessuno. A un certo punto ci troviamo sopra un salto di roccia (lo stesso su cui si forma la parte più ripida della colata), che dobbiamo aggirare con attenzione traversando ancora più a destra, faccia a valle. Costeggiando dunque la parete dal basso, ci ritroviamo alla base della pietraia.
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Rientro: si pota |
Ci riavviciniamo al Tonale in maniera abbastanza singolare: io senza ramponi costeggio il torrentello sempre più stretto che Luca e Mario continuano fedelmente a seguire, circondati dall'erba, fino ai primi edifici. Una giornata avventurosa e tutto sommato divertente, malgrado le condizioni poco favorevoli. Riguardo alla colata, non mi sento di consigliarla; il rientro è ravanoso se secco; mentre con neve abbondante c'è un alto pericolo di valanghe. E' comunque una salita su ghiaccio a 30 minuti dagli alberghi del Tonale!
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Immagine raccapricciante che ben illustra il dicembre 2015 |
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