sabato 2 gennaio 2016

Alla ricerca di ghiaccio: una colata per l'Immacolata al Passo del Tonale

Dopo la bella salita su roccia nelle Piccole Dolomiti, per il martedì dell'Immacolata decidiamo di mettere finalmente mano alle piccozze. In realtà la scelta è piuttosto povera per il periodo: in Appennino è ancora ottobre; sulle Alpi in quota ci sono canali in condizioni, ma prevedono lunghi avvicinamenti e bivacchi; le cascate di ghiaccio sono magre e affollate da gente assetata di acqua solidificata come noi.

Prima spiccozzata della stagione per Colan Gully

Dopo lunghe ricerche, optiamo infine per una spedizione esplorativa al Passo del Tonale, dove confuse notizie raccattate qua e là in rete parlano di facili e comode salite su ghiaccio; la fama di congelatore da sempre legata a questo luogo e il tempo un po' grigio ci motivano a tentare l'avventura.

Mario cerca l'equilibrio

Arrivati al parcheggio del Tonale, scopriamo con grande sorpresa di essere gli unici con piccozza e ramponi; la gente oggi preferisce sciare sui nastri di neve artificiale in mezzo ai prati del versante al sole del Passo; noi invece puntiamo a quello in ombra, dove si riconoscono già dalla strada altrettanti budelli biancastri, patetici pure loro ma almeno naturali.


Il Monticello di Mezzo a sinistra, il Superiore a destra; in basso al centro la colata

Alcune colate scendono sotto il monte Castellaccio, sul valloncello a destra rispetto alla cabinovia Paradiso; ci sembrano però molto magre, e di conseguenza meno facili rispetto alle relazioni trovate online; guardando invece dietro agli alberghi, sotto il Monticello Superiore, individuiamo una linea più in carne e meno in piedi, e decidiamo che fa al caso nostro.

Ghiaccio ad oltranza!

Vagando fra le sterpaglie, troviamo il corso ghiacciato del torrentello proveniente dalla colata in questione, e lo seguiamo con qualche saltino e strettoia fino alla base di una pietraia, dove piccozze e ramponi non servono più. Raggiungiamo così l'inizio della colata vera e propria, un salto di circa 10 metri con pendenza sui 70 gradi.

Luca sul primo salto

Lo attacca Luca Co: le piccozze rimaste tanto tempo nell'umido della pianura, si conficcano con rabbia nel ghiaccio vitreo e liscio di questo inizio mite di inverno. Sosta su due viti e saliamo pure io e Mario, non senza fatica... ma il grosso è fatto. E per fortuna! Non è ancora (oppure "è ormai", secondo i punti di vista) mezzogiorno, e il ghiaccio comincia a squagliarsi... il ché, se da un lato rende meno duro il terreno di progressione, dall'altro rende quasi inutili le viti.

Il primo salto visto dal basso

La parte difficile della salita del resto è terminata: la pendenza diminuisce, c'è giusto qualche salto qua e là per divertirsi. In due lunghezze complete di corda, raggiungiamo il punto più alto della lingua ghiacciata, che si trasforma in un canale secco confuso fra gli arbusti; poco sopra vediamo una conca pietrosa dominata da una vaga forcella probabilmente priva di sbocco. Proseguire, vista anche l'ora, non avrebbe alcun senso.

Seconda parte più appoggiata della colata

Scendiamo dunque sulla sinistra della colata, cercando la via migliore fra la vegetazione intricata e fastidiosa. Luca e Mario decidono di tenere i ramponi, forse per infierire anche coi piedi su questo labirinto di nessuno. A un certo punto ci troviamo sopra un salto di roccia (lo stesso su cui si forma la parte più ripida della colata), che dobbiamo aggirare con attenzione traversando ancora più a destra, faccia a valle. Costeggiando dunque la parete dal basso, ci ritroviamo alla base della pietraia.

Rientro: si pota

Ci riavviciniamo al Tonale in maniera abbastanza singolare: io senza ramponi costeggio il torrentello sempre più stretto che Luca e Mario continuano fedelmente a seguire, circondati dall'erba, fino ai primi edifici. Una giornata avventurosa e tutto sommato divertente, malgrado le condizioni poco favorevoli. Riguardo alla colata, non mi sento di consigliarla; il rientro è ravanoso se secco; mentre con neve abbondante c'è un alto pericolo di valanghe. E' comunque una salita su ghiaccio a 30 minuti dagli alberghi del Tonale!

Immagine raccapricciante che ben illustra il dicembre 2015

Nessun commento:

Posta un commento