Dopo Varano, in una curva della fondovalle, una stradina scende a destra verso Specchio, attraversa il Ceno e comincia a risalire la valle del torrente Pessola, col suo greto ampio di sassi.
Seguendo sempre diritto, per Castelcorniglio, si ignorano i bivi per Specchio prima e per Prelerna dopo. La strada si fa ancora più stretta, con smottamenti che dimostrano la scarsa percorrenza e cura.
Un paio di km e si giunge ad un ponte, e subito c'è la sbarra. Si può parcheggiare e proseguire a piedi sull'asfalto in salita nel bosco, ma ecco spalancarsi il panorama sulla valle e il paese di Specchio, e campi pieni di fiori con cavalli e mucche al pascolo.
Poco più su, nascosto nella vegetazione ma non abbastanza, ecco spuntare Castelcorniglio, uno dei tanti manieri della zona, covo di ricchi feudatari come i Pallavicino nei secoli bui più lontani; di partigiani come le brigate Garibaldi negli anni bui più vicini. Storia e info su Castelcorniglio. Il castello appartiene tuttora agli ultimi proprietari, che ci hanno installato un agriturismo.
Confronti fra Castelcorniglio e dintorni a maggio e dicembre 2012
Se in primavera la zona è ricoperta di verde e di fiori, l'inverno regala panorami molto diversi: le foglie secche cadono e mostrano scheletriti alberi e casolari ormai in rovina: rimangono soltanto le bestie al pascolo, in un silenzio desolante.
A soli 30-40 km da Parma, l'Appennino già rivela il suo abbandono, la gente che fugge in città, con pochi anziani sparuti rimasti.
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