Punto più elevato: Cima Canuti (1744)
Dislivello in salita: 350
Tempo totale di percorrenza: 3 h
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: Buona
Punti d'appoggio: Rifugio Prato Spilla (1320) alla partenza
Itinerario
Breve ma intensa escursione nella zona più orientale del crinale parmense, ormai vicino al Lagastrello. Il sentiero 703 parte all'inizio del piazzale di Prato Spilla, e in mezzora scarsa raggiunge il Lago Verdarolo (1388), che appare in effetti verde a seconda dell'incidenza della luce. Mantenendo il 703 si raggiunge in un attimo il Lago Scuro di Monchio, anch'esso circondato dal bosco. Sul fondo sono presenti fossili di abete bianco, visibili nelle stagioni più secche quando il lago si asciuga.
Da qui in poi il sentiero, sempre stando nei faggi, diventa ripido sino al bivio per il lago Squincio, e ripidissimo da qui al crinale: ci si sbuca di colpo, uscendo dal bosco: davvero sorprendente! La vista si amplia mano a mano che saliamo con lo 00 verso il monte Malpasso (1716), l'ultima cima prima del Lagastrello (il cui nome antico era proprio Malpasso): sotto il naso il grande Lago Paduli, davanti le Apuane e il mare, dietro la colossale Alpe di Succiso.
I boschi del Lagastrello, monte Acuto e Alpe di Succiso |
Il tratto di crinale con Cime Canuti e Malpasso |
Passate le due o tre vette di Cima Canuti (1744), si sale infine su "Cima Pitturina" (1740), dove si può scendere in un attimo a Foce Branciola, sopra l'arrivo della seggiovia, a mezzora circa (seguendo la pista da sci) da Prato Spilla; consiglio però, se si ha tempo, di tornare sui propri passi fino al bivio col 703. Dopo una ripida discesa di fianco a un severo burrone si raggiunge il rotondissimo lago Palo, già ammirato in tutto il tratto sul crinale: un posto meraviglioso e pieno di pace, in cui vale la pena sostare; un breve sentiero nel bosco rientra a Prato Spilla.
Tronco di Abete bianco nel Lago Scuro asciutto |
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