Punto più elevato: Monte Prado (2054)
Dislivello in salita: 900
Tempo totale di percorrenza: 6 ore
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: Ottima
Punti d'appoggio: Rifugio Bargetana (1740)
Accesso stradale: Da Ligonchio imboccare la strada per Presa Alta. Parcheggiare alla fine dell'asfalto, presso una piattaforma di atterraggio.
Note: Evitare il crinale del Castellino in caso di maltempo. Dal Rifugio Bargetana nel caso si può rientrare al punto di partenza seguendo una strada sterrata.
Itinerario
Escursione facile ma piuttosto lunga, sul versante più dolce della profonda val d'Ozola.
Da Ponte Rimale, non lontano da una piccola cascata, inizia il sentiero 633, con indicazioni per il rifugio Bargetana; si sale non troppo ripidamente nel bosco, fino alla torbiera detta Lago del Capriolo (1506); un altro lungo tratto porta fino al Passo del Romecchio (1655) dove finalmente si sbuca fuori dai faggi sul crinale, abbandonando il 633.
Monte Cusna |
Si scende ora dolcemente fino a una grande spianata, la sella del Prado (1900), non lontana dal Rifugio monte Prado (in Garfagnana); si ignora per ora il 631 che scende al lago, e si prosegue sullo 00 affrontando un'ultima faticosa salita sin sulla vetta del Prado (2054). La vista spazia sul Cusna, la Toscana settentrionale, un lungo tratto di crinale verso sud.
Tornati indietro fino alla sella, si scende ripidi sul 633, con splendida vista sul lago della Bargetana (1761) sempre più vicino. Conviene sostare in questo luogo straordinario, ammirando i contrafforti della montagna appena risalita. Pochi minuti a nord del lago passa la strada inghiaiata (chiusa al traffico) che collega Ligonchio con Civago attraverso il passo Lama Lite (1709), presso il rifugio Battisti. Dal lago comunque consiglio di seguire una traccia evidente che costeggia per un buon tratto la strada, verso il vicino rifugio Bargetana (1740).
Il lago della Bargetana visto dal Prado |
Dietro la struttura si imbocca di nuovo il sentiero 633, verso il passo del Romecchio. Lasciandosi a sinistra i pratoni scoscesi del monte Castellino, sormontati all'andata, si ignora la deviazione per la Forcerella, per mettere piede sul crinale soltanto al Romecchio. Qui termina l'anello, e si torna nel bosco fino a ponte Rimale sempre sul 633.
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