La nord del Pizzo Arera e le Orobie |
Croce di vetta ghiacciata! |
Data uscita: 4 Dicembre 2016
Punto di partenza: Parcheggio Plassa di Zambla, sopra il rifugio Saba (1600)
Punto più elevato: Pizzo Arera (2512)
Dislivello in salita: 1000 m scarsi
Tempo totale di percorrenza: 4/5 ore a seconda delle condizioni
Grado di difficoltà: F
Punti d'appoggio: Rifugio Capanna 2000 (quasi sempre aperto)
Periodo consigliato: Da inverno a primavera inoltrata
Note segnaletica: Sentieri di avvicinamento stranamente poco battuti e con segnavia molto vecchi. Qualche bollo e ometto sulla cresta; la discesa invece è segnalatissima.
Accesso stradale: Raggiungere Zambla Alta (meglio salire dalla val Seriana, meno trafficata della val Brembana), dunque seguire le indicazioni per il monte Arera. Presso alcuni orribili caseggiati, prendere la strada in ripida salita (via Monte Arera); se si vuole lasciare l'auto al parcheggio a 1600 metri, occorre pagare in anticipo alla sbarra (4 euro giornaliero) e lasciare il biglietto esposto in auto - attenzione, su non c'è un'altra macchinetta e lungo tutta la strada vige il divieto di sosta! In alternativa sono circa 30 minuti a piedi su asfalto.
Vista del Pizzo Arera da Zambla Alta con schizzo dell'itinerario |
Itinerario:
Dal parcheggio seguire la sterrata che passa vicino ai ruderi dei dismessi impianti di risalita; dopo un paio di tornanti, sulla destra si stacca il sentiero 222/237, che compie un lungo traverso sul versante sud dell'Arera. A un primo bivio si prosegue verso Cima Grem (sentiero 237) fino a raggiungere il fondo di una valletta (45 minuti dall'auto).
Pizzo Arera da sud est |
Qui a seconda dell'innevamento conviene tagliare a sinistra in salita e raggiungere per tracce (segnavia 244, sentiero quasi inesistente) la Forcola di Valmora (1996); in alternativa si prosegue sul sentiero principale, che poco oltre sbuca nel piccolo altopiano di Baita Camplano (1826). Da qui si imbocca a sinistra la valletta che sale da Baita Valmora, e per tracce più o meno marcate si raggiunge da destra l'omonima forcella, da cui inizia la cresta est.
Sopra Baita Camplano |
La prima parte è semplice, ma offre già scorci vertiginosi sulla parete nord. Appena la cresta si restringe, si incontra un primo salto di rocce, che io ho trovato ancora sgombro dalla neve: affrontato direttamente oppone passaggi di I grado, ma si può aggirare da sinistra. Forse è il passaggio più esposto della salita.
Primo tratto di roccette |
La cresta diventa poi un largo e comodo costone sui 30°, che consente di guadagnare velocemente quota: io ho iniziato a trovare neve continua da qui in poi. Dopo un centinaio di metri la cresta si restringe di nuovo e un tratto un po' più ripido porta in vetta alla quota 2420. Finalmente compare la vetta dell'Arera, e inizia il tratto di cresta più spettacolare.
Cornici in cresta |
Vista della quota 2420 dall'anticima |
Il passaggio attrezzato della via normale alla fine del canalino sud |
Rifugio Capanna 2000 e Monte Alben |
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