venerdì 17 aprile 2015

Cascate di ghiaccio a Malga Sorgazza, destra e sinistra

Il trio dei ghiacciatori ritardatari si trova alle 4.45 al parcheggio della Metro: il ghiacciatore più esperto è puntuale, ma appena prima di partire si accorge di aver preso su uno scarpone suo e l'altro della morosa: dunque la partenza è ulteriormente posticipata, con timore per la spietata concorrenza e conseguente accanimento dell'autista (invisibile sul report in quanto mai fotografato ma solo fotografante) sull'acceleratore della Panda metano.

Grazie a Mario della bella foto!

Anche stavolta scegliamo il Trentino, ma a Trento ci defiliamo sulla Valsugana percorrendo la statale fino a Strigno, dove comincia la salita per l'altopiano del Tesino. A Pieve, paese natale di De Gasperi, svolitamo a sinistra per la val Malene, verso Cima d'Asta e Malga Sorgazza, dove lasciamo l'auto. Molti ghiacciatori sono già arrivati, del resto non tutti avranno dovuto spararsi tre ore di viaggio!

Luca va per cavolfiori

La giornata come previsto è nuvolosa, ma non ci importa; anzi è meglio così, siccome la temperatura è già al limite per arrampicare su ghiaccio, e il sole darebbe probabilmente il colpo di grazia. Un sentiero piuttosto ripido (consigliati fin da subito i ramponi!) ci porta in circa 15 minuti dalla Malga alla prima cascata, la Sorgazza di destra, classificata terzo grado.



Una cordata sta già salendo, ma c'è spazio anche per noi stando sulla parte destra della cascata. Sale Luca da primo, munito di viti, e fa tutta la cascata in un unico tiro, sostando su una betulla molto evidente e recuperando poi me e Mario. Il ghiaccio è diverso rispetto a due settimane fa al Bletterbach, un po' più molle e acquoso, comunque l'arrampicata è piacevole e l'uscita bella ripida!

Dalla betulla ci caliamo in doppia con le due mezze corde: nel frattempo la cascata si è affollata, e altri hanno sostato sul nostro stesso albero; molti pezzi di ghiaccio cadono alla base, le corde rischiano di incrociarsi... comunque arriviamo alla neve-ferma tutti interi. Aspettiamo che la parte centrale della cascata si liberi, e Mario esordisce da primo fino alla roccia al centro della cascata, dove sosta; il ghiaccio infatti sembra migliore nella prima parte della salita. Io e Luca saliamo poi in moulinette.


Comincia a nevischiare e fare fresco, l'orario chiamerebbe già la polenta in malga, ma resistiamo e scegliamo di andare a dare un'occhiata alla cascata Sorgazza sinistra, molto affollata al nostro arrivo per via di un corso del Soccorso Alpino che ora però sta finendo. Aspettiamo finiscano di calarsi i corsisti, apprezzando alcuni passaggi molto atletici degli istruttori, dopodiché partiamo.

Cascata Sorgazza di sinistra; in alto le colate del secondo tiro, breve ma difficile

Luca va primo, e fin da subito ci accorgiamo che il livello è un po' salito... Ce ne rendiamo conto ancora meglio quando tocca a noi salire! Il ghiaccio ora è meno generoso, non regala tutti i comodi buchi della cascata di destra (probabilmente perché qui sale meno gente), e allo stesso tempo rischia di squagliarsi se colpito nel posto sbagliato. Alcuni passaggi sono quasi verticali, ma non mancano pianori per riprendere fiato.

Si attrezza la doppia...
La sosta, che dalla base non vedevamo, si raggiunge più facilmente su traverso, ed è sovrastata da una bellissima candela. Il secondo tiro è nettamente più difficile, classificato di quarto grado, e sembra pure piuttosto magro... gli istruttori del Soccorso Alpino sono saliti e scesi di volata, ma noi ci riteniamo soddisfatti.

...e si cazzeggia

Calata in doppia (piuttosto sofferta per me, qualche cordino legato come non doveva forse...), poi ci fiondiamo giù in malga sperando in una polenta che purtroppo non c'è più... del resto sono le 15, già tanto che ci hanno portato canederli e uova con speck! Per concludere questo post scritto di fretta e con poca convinzione, la foto di un evento raro, escremento di canide applicato su antibot di ramponi Camp. Qualche ice-climber-abbestia piuttosto incivile meriterebbe di fare la stessa fine.

Rampone che ha pestato una cacca

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